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Questo libro raccoglie una serie di articoli che l'autore ha dedicato a Oliena e che sono stati pubblicati su "La Nuova Sardegna" in diverse occasioni del fare manuale (mucadores, il pane, i dolci, gli scialli, i retabli, l'arte sacra): con mostre, incontri, convegni che sono sempre andati al di là delle normali sagre paesane. Ne emerge un ritratto positivo del centro barbaricino, almeno rispetto ad altre realtà della Sardegna, profondamente immerse in una crisi che appare ogni giorno di più senza sbocchi. Un paese del quale viene sottolineata con forza la cultura del lavoro che permea gran parte della sua popolazione. Un aspetto importante che ha sempre caratterizzato storicamente la comunità olianese, la quale ha saputo adattarsi in maniera vincente e con una buona dose di creatività ai cambiamenti e all'evolversi delle nuove professioni, anche quelle legate ai settori tradizionali dell'artigianato, dell'agroalimentare e del turismo. La pubblicazione è completata da una ricca antologia di brani e testimonianze che alcuni grandi scrittori hanno dedicato a Oliena nell'arco di circa un secolo: da Gabriele D'Annunzio a Grazia Deledda, da Elio Vittorini a Salvatore Satta.